LUCY IN THE SKY WITH DIAMONDS | non puoi fare Scienza senza Coscienza (o sei fuori dall'Io e dall'Altro)

La scimmia umana guarda al cielo, tocca Marte. La scimmia umana, nuda, balla - canticchia una canzone nella massa, ridonda in illusione d'immortalità. Per alcuni scienziati (per molti) l'ambire all'eterno è l'unico punto di vista possibile, lo stesso che permette loro di non guardare con occhi empatici alla materia con la quale costruiscono i sogni chiamandoli 'ricerca'. 
Non tutti gli scienziati sono fissati in prigionia nella presunta 'libertà' del verticale - una libertà che somiglia alla pretesa del libero arbitrio che non tiene in conto l'Altro. 
C'è chi osserva il mondo e la vita come un Tutto, a 360°, per poter cogliere i dettagli. C'è chi sceglie di accogliere l'umanità come base e come meta, e osserva il mondo con occhi aperti, tenendo conto della Storia e del desiderio, seguendo la realtà già nota e l'ignoto.

E/E, piuttosto che O/O.

C'è chi lotta perché la via della ricerca sia sempre più HUMAN BASED, perché la SA, che fa della sperimentazione sull'animale un credo, un dato di fatto scontato e immutabile, possa dirsi opzione non scontata e non immutabile. Non è una strada comoda, quella dell'andare OLTRE LA SA. 
OLTRE l'oltre - là dove l'occhio dello scienziato dovrebbe, appunto, puntare, ma senza dimenticare il luogo dell'origine, la materia di partenza, la matrice, l'utero terreno dell'umano. L'oltre è il luogo raggiungibile soltanto attraverso la coscienza del 'qui e ora', ma se il 'qui e ora' diventa l'unica posizione possibile, ecco che la Scienza si arrotola su se stessa come Uroboro che divora la propria coda e sempre ricade, sempre si rivela fondamento della propria infondatezza: cura le malattie senza curarsi delle cause, combatte il nuovo senza consapevolezza degli strumenti in dotazione. Scade nell'etnocentrica presunzione tutta occidentale di avere le mani in pasta nella Verità della Ragione

La via HUMAN BASED è la via per l'uomo e per la donna, per la Scienza che non guarda al topo e al cane, al gatto e alla scimmia  (che è nostra cugina, la teniamo per mano, la scimmia) per ottenere la visione del cieco, la vita eterna per otto miliardi di persone, la scala dorata verso l'Altissimo, spirito indomito afferrabile sempre e  soltanto un passo più in là - ma senza piedi. Ogni volta, un passo più in là, l'Uomo costruttore delle ali che invidia all'uccello, si scioglie al sole nel Climate Change come Icaro, ruzzola ammettendo le proprie mancanze quando è sempre troppo tardi.

Conosci te stesso, sussurravano i filosofi, e cercavano l'arché con lo sguardo tuffato nella meraviglia, immersi nello stupore, ipotizzando certezze che facessero da rimedio all'esperienza dell'angoscia. La via da Thauma al rimedio ha portato alla Scienza, all'atomo e al seme, alla medicina. 

Ascolta i passi di Ippocrate sul sentiero, con il naso attento all'aria che tira, al vento e al boccone ingurgitato dal malato. Non è la Malattia, la vera protagonista, ma è lei che ha rubato la scena al Malato quando lo sguardo avido e affamato della Scienza non vede l'Altro perché è catturato dal mito. Possiamo ancora udire la voce di Ippocrate, se aguzziamo la vista del nostro orecchio: l'Uomo è un Tutto, in armonia con l'Ambiente, è quel che mangia, è quel che respira; il Medico e il Malato collaborano insieme, insieme danzano per affrontare la Malattia. 
Applausi.

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Penso a Lucy.
30 novembre 1974. Nella regione di Afar, in Etiopia, viene ritrovata una parte dello scheletro di una giovane femmina di Australopithecus Afarensis (3,2 milioni di anni fa). Lei è la bisnonna della nostra anima, è la voce della vita che nasce e si trasforma INSIEME A NOI - non grazie a noi, non contro di noi, non solo per noi.
Lei ci guarda ancora oggi dal cielo e dalla terra. Lei ci tiene per mano e noi ricambiamo. Siamo emersi dal Tempo e continuiamo la strada, le dita a sfiorare la ragazza, lo sguardo alle stelle, al desiderio che sa di non poter raggiungere mai la sua completezza.
Sulla spirale delle ere geologiche, siamo vivi da un centimetro o poco più. Un senso di pace ci coglie, sorridiamo a Lucy e procediamo. Consapevoli del terreno sotto i nostri piedi, no, non ci perderemo e avremo Spazio per l'anima.

Immaginati in una barca su un fiume
Con degli alberi di mandarino e cieli di marmellata
Qualcuno ti chiama, tu rispondi abbastanza lentamente
Una ragazza con gli occhi caleidoscopio. 
(Lucy in the Sky with Diamonds, The Beatles)



[Oggi una copia del fossile si trova ad Addis Abeba nel Museo Nazionale dell’Etiopia, ma i resti originali di questo ominide sono custoditi in un’area protetta e vietata al pubblico. La ricostruzione che si trova in Etiopia è stata portata negli Stati Uniti e lì vi è rimasta dal 2007 al 2013, ma riuscire a vedere i resti originali di Lucy è praticamente impossibile, anche perché devono essere custoditi con molta attenzione.]

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