IL BARBAROSCOPE DEL FARE ANIMA | SOGNI ORIGINALI VERSUS MADE IN CHINA
"Fare anima" è un operare alchemico quotidiano sulla via dell'individuazione, il percorso che Carl Gustav Jung ci ha indicato, una strada universale eppure differente per ogni viaggiatore.
James Hillman ha tracciato e sviluppato un concetto fondamentale, creazione e ricreazione di noi stessi e del mondo, che noi alchimisti contemporanei, nel nostro piccolo, possiamo avviare e completare attraverso le #piccolecose, con le nostre scelte alimentari, letterarie, verbali, cinematografiche, affettive, estetiche, educative, amicali, sociali, poetiche, ecologiche nel senso estroverso e introverso del termine (la cura del mondo e l'ecologia della mente). Ma che cosa significa questo? Esiste un prontuario per il "fare anima"? Alcuni pensano che sia molto semplice "fare anima".
Il pensiero di James Hillman, così come capita a Carl Gustav Jung, è attualmente "utilizzato" e sviluppato a livelli più o meno profondi non solo dai professionisti psicologi analisti e psicoterapeuti ma anche da counselor, coach, guru del vivere New Age, appassionati sognatori erranti, scrittori, poeti, insegnanti di arti e discipline orientali... insomma, ciò che è "junghiano" e ciò che viene definito "hillmaniano" hanno evidentemente acceso un interesse collettivo che può rischiare di scadere nella superficialità, se non viene sottolineata l'importanza delle... Ombre.
Quelle che non piacciono a chi parla di "benessere" come se questo stare bene fosse raggiungibile attraverso regole o punti o consigli pratici pronti all'uso.
Il richiamo all'individuo che "vuole individuarsi" (perdonatemi il gioco di parole) seguendo una strada personale - individuo indiscutibilmente unico e votato alla ricerca della propria autenticità - è per noi psicoterapeuti, una necessità di cura per la psiche, affinché qualunque movimento nel mondo quotidiano sia compiuto per tendere alla coscienza di se stessi e delle proprie zone d'Ombra.
Gli aspetti d'Ombra sono spesso dimenticati quando a parlare di anima sono i (perdonatemi anche questa espressione) "non addetti ai lavori", nel senso di estranei al lavoro clinico. Le ombre del collettivo sono presenti in scena ogni volta che le immagini ci parlano illuminando l'anima. La quale appare come una stella nel buio profondo del nostro mondo moderno.
Vi porgo un'immagine d'anima per mettere in scena Ombra e luci.
Stamattina passeggiavo con mio figlio, che ha tre anni e mezzo, per le vie del mercato in una cittadina di mare. I banchi stracolmi di oggettistica Made in China, pellicce animali a poco prezzo, giocattoli di plastica scadente, voci e grida, ragazzi neri pronti a fuggire all'arrivo della polizia mi offrivano uno spaccato della normalità decadente del collettivo contemporaneo.
Una musichetta ha attratto l'attenzione di mio figlio. Ed ecco, ignorato dai visitatori del mercato, attorniato da poche persone che quasi non osavano soffermarsi, un artista da strada. Un francese di nome Serge Garbasi con la sua macchina onirica. Ci siamo avvicinati per scoprire l'arcano e abbiamo capito che quella strana creatura era stata costruita a mano dall'artista ed era in grado di suonare come un organo e di mostrare un cartone animato disegnato su cartoncino rotante. Una marionetta pedalava al ritmo della musica e noi per qualche minuto siamo rimasti incantati.
Un sogno dura poco, purtroppo. Il mercato vociferante delle cineserie e delle plastiche sovrastava in volume il suono del BARBAROSCOPE di Serge, di fronte al quale pochissimi passanti si sono soffermati, ed è questo che accade ogni giorno nel mondo. Non si "guarisce" dalla "grande distribuzione di sedicente anima" chiacchierando di anima ma operando concretamente, ogni creativo nel suo piccolo.
Costruendo il "barbaroscope" l'artista ha certamente FATTO ANIMA ed ecco che il riverbero del suo operare ha arricchito anche noi donandoci un'immagine onirica ma concreta.
"In sterquiliniis invenitur", dicevano gli alchimisti. Ma io l'ho già ribadito.
Buon lavoro, ogni ricercatore a suo modo.
Valeria Bianchi Mian
Commenti
Posta un commento