VENERI E PELLICCE (ECOLOGICHE) | apologia di Wanda Von Dunajev


di 
Valeria Bianchi Mian


C'era una volta una donna libera da vincoli sentimentali. 

Una donna economicamente indipendente. 

Wanda von Dunajev, resistente alle seduzioni di un certo Severin, era se stessa e restò tale nonostante, appunto, il gioco-giogo di Severin Von Kusiemski

Costui esercitò su Wanda un vero e proprio lavaggio del cervello: voleva trasformarla in una 'prostituta casalinga', barbara conquistatrice a proprio uso e consumo, bambola di carne e pelliccia, perché una pelliccia, secondo il parere dell'uomo, avrebbe dato alla fierezza della femmina dominatrice ancor più vitalità.

Conquistarsi una tiranna. Che paradosso!

Volerla simile ad una grande gatta per sentirsi un topolino.

Ma allora tutte le mogli e le amanti che si sono fatte regalare il visone dai mariti avrebbero per lo meno dovuto conoscere a memoria questo testo e recitarlo come un rosario andando alla messa o al mercato!

Insistette così tanto, Severin, e così bene, che Wanda cominciò a vestire i panni della gigantessa, vedendo nel compagno - manipolatore per eccellenza - il ruolo da lui stesso desiderato: un nano servitore. Niente a che fare con Biancaneve

Addio libertà, fierezza, respiro... ma la paradossale schiavitù della padrona non durò a lungo. Le catene mentali si spezzarono e la donna riprese le redini del proprio istinto. Wanda fu di nuovo libera da condizionamenti. A farne le spese, come d'altronde aveva desiderato, fu lo stesso Severin, ovvero Leopold von Sacher-Masoch.

La rivolta finale di Wanda è indubbiamente la parte più interessante di tutto il romanzo. 

Erté


Wanda, rivolgendosi a Severin annuncia: "Vorrei augurarle di cadere tra le grinfie di una donna di questa razza selvaggia, e le passerebbe ogni poesia, dentro una pelle di lupo, sotto i denti dei mastini o sulla ruota."

Lui, Severin-Masoch, vuole una tiranna in pelliccia.

È un "sentimento innato", dice. "E poi su tutte le nature nervose la pelliccia esercita un effetto eccitante. È uno stimolo elettrico, solleticante e strano; da qui nasce quell'influsso magicamente benefico che i gatti esercitano su individui spirituali ed eccitabili, e che ha fatto di codeste Grazie dalla lunga coda del mondo animale i favoriti di Maometto, di un Cardinale Richelieu, di un Rousseau, di un Wieland."

E ancora: 

"Una donna che indossa una pelliccia" disse Wanda "non è dunque che un enorme gatto?"

"Ma certo", le risposi "e questo effetto fisico della pelliccia spiega a mio avviso anche il significato simbolico che essa ha assunto come attributo del potere e della bellezza."

C'è di più. Severin-Masoch è attratto dalla sofferenza, la sua fantasia è eccitata dal dolore proprio e altrui (fantasticare del dolore esperito da altri lo esalta) perché masochismo e sadismo, si sa (lo sappiamo e l'avremmo saputo poi con i padri e i figli della psicoanalisi)non hanno confini netti che li separino.

La donna in pelliccia dona alla fantasia crudele un tocco di fondamentale martirio alla donna dominatrice (e dominata): la sofferenza del martire, del giovane vestito con pelli di lupo da Brunilde per poi essere inseguito, cacciato, ucciso da donna di razza selvaggia

In barba a tutte le considerazioni di Severin-Masoch, la protagonista del romanzo se ne va, libera da pesi e misure, si s-veste di tutti gli orpelli. La ritroviamo dentro un altro amore, sopra un calesse, immagine in movimento insieme ai cavalli. 





TRA PARENTESI: una considerazione sul fatto che la forza della verità e della bellezza non necessita, a mio avviso, del pelo altrui. Preferisco l'eco-vita alle pelli altrui, l'eco-pelle alle vite spezzate per la nostra vanità. Pelo, pelliccia, pelle - donne contemporanee depilate e rigogliose: eco dell'istinto che rimbalza da bosco a città, da radura ad armadio e si fa metropoli globale dall'aria densa e irrespirabile. Non è un paese per animali. Forse, non è più nemmeno un mondo per esseri umani. Gli animali sono relegati negli zoo, vivono protetti in santuari dedicati a poche specie elette, oppure fanno parte degli ingranaggi della grande macchina ECO... NOMICA. 

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l termine pelliccia ecologica indica un tessuto che imita la pelliccia di animale. Generalmente prodotto con fibre naturali (cotone), artificiali (viscosa) e sintetiche (acrilico e modacrilico), viene colorato e stampato a somiglianza dei manti naturali e con colori di fantasia seguendo i dettami della moda. Se effettuata con il cotone può essere nominata ecologica. Se derivata da materiali sintetici si tratta invece di pelliccia sintetica. (Wiki)


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